In questo periodo molto difficile non avrei mai pensato di dover rinunciare a qualcosa di cui facevo uso tutti i giorni: la velocità. Ora, ad esempio, non ci svegliamo più velocemente per andare a scuola di corsa perché eravamo in ritardo; anzi ora che ci sono le video lezioni non abbiamo più la fretta che avevamo perché basta nascondersi dietro ad uno schermo nero. È come se il Coronavirus ci avesse fatto diventare tutti pigri. La velocità come molte altre cose si è volatilizzata al primo momento di difficoltà, proprio come un cambio di vestito. Noi in questo momento l’unica cosa che possiamo fare è cercare di toglierci queste vesti e la pigrizia che ormai si è abbinata a noi come due vestiti che vanno sempre insieme. E dire che era proprio la velocità che ci distingueva dagli altri perché ognuno, alla fine, aveva la sua velocità!
Giulio Maestrini